[Immagine ad alta risoluzione]

Una scheda grafica ATI Radeon HD 5970 è stata infatti overcloccata come illustrato nella immagine che segue; in particolare i core grafici sono stati spinti fino a 875MHz in corrispondenza di una tensione di alimentazione dei chip innalzata fino a 1.1625V.

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A quel punto è stato lanciato il benchmark FurMark: il sistema di misura ha fatto registrare un frame rate medio pari a 115fps nella fase iniziale. Tuttavia, dopo circa 40 secondi, la temperatura delle gpu ha superato i 100°C e la frequenza di clock delle gpu è passata - automaticamente - da 875MHZ al valore di 550MHz, che è inferiore di circa il 24% rispetto al quello di default, pari a 725MHz. Naturalmente anche l'output del benchmark è calato, dal momento che il frame rate medio è risultato pari a 90fps, ossia al 22% in meno rispetto alla fase iniziale.

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In questo contesto si innesta il chiarimento di Dave Baumann, in accordo al quale "il comportamento della ATI Radeon HD 5970 rispecchia una precisa scelta progettuale che prevede, in caso di eccessivo riscaldamento o di eccessiva dissipazione di potenza, l'innesco di un meccanismo di protezione, finalizzato alla salvaguardia sia della video card che della stessa motherboard, attraverso il quale le frequenze in gioco sono ridotte in automatico".

Niente paura però: "un tale regime operativo non viene determinato dalle comuni applicazioni o dai game, ma soltanto dai software, come FurMark, che sono scritti con il preciso scopo di stressare l'hardware sotto test".

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